Sole, mare, spiagge e cocktail. Questa è la combinazione perfetta per una piacevole vacanza. E per coloro che non amano le calde giornate estive? Con che cosa Lussino riesce a conquistare i cuori dei numerosi ospiti prima e dopo l’alta stagione? Se fate questa domanda al sig. Duh, egli vi risponderà: “Con 250 km di tranquillità.”
Lussino ha oltre 250 km di percorsi e sentieri: da quelli a livello ricreativo a quelli montani e impegnativi che offrono un incredibile panorama sull’isola. Ma non solo! Questi percorsi concedono anche l’opportunità di ritrovare la pace dello spirito e per vivere in sintonia con la natura. In combinazione con laboratori aromatici e trattamenti rilassanti alle erbe officinali locali, la vacanza autunnale a Lussino assume un aspetto tutto nuovo.
La salita sul Monte Osoršćica è indubbiamente un’esperienza speciale.
Chiunque intraprenda questo percorso verrà premiato da una vista che, durante le giornate limpide, si estende fino agli Appennini, attraverso l’Istria fino alla Dolomiti e alle Alpi Giulie mentre dalla parte del Quarnero, lo sguardo si perde fino al Risnjak e al Gorski Kotar con le isole dell’Adriatico settentrionale e la magnifica catena montuosa del Velebit.
Anche se non conoscete il paesaggio che si apre davanti a voi, rimarrete entusiasti di ciò che vedrete.
Le verdi colline dell’isola si estendono verso il confine invisibile del cielo celeste e del mare blu, lasciando l’impressione che si tratti di un dipinto. Nel lontano 1887, anche il principe della corona d’Austria e Ungheria, Rodolfo d’Asburgo rimase affascinato da questa vista meravigliosa, dopo esser salito per 4,5 km fino alla cima Televrin (588 m).
Come raggiungere la cima? Arrivare in cima sembra talvolta difficile, ma quando si tratta del Monte Osoršćica, questa è un’impresa adatta sia ai giovani e non, alle persone attive e a quelle meno attive. Tutto ciò di cui si ha bisogno è la buona volontà e un paio di consigli esperti. Proprio per questa ragione il sig. Franci Duh, presidente della Società degli alpinisti “Jakob Aljaž” della Slovenia, ci ha rivelato i suoi inizi come escursionista sull’isola di Lussino e ci ha raccontato vari aneddoti nonché dato consigli grazie alla sua grande esperienza acquisita durante gli anni in cui ha conquistato le cime e ha scoperto i percorsi dell’isola.
Sig. Franci, buongiorno! All’inizio ci dica da quando si occupa di escursionismo?
Mi occupo di escursionismo già da parecchi anni. Tutto è iniziato spontaneamente proprio qua a Lussino. Da giovane, giocavo a calcio. Poi ho allenato pure una scuola di calcio con la quale venivo a Lussino per gli allenamenti. Durante una di queste occasioni, mentre osservavamo il Monte Osoršćica, ci siamo detti: “Perché non proviamo a salire in cima?” Così è iniziato tutto. Dopo ho lasciato il calcio anche perché gli anni si facevano sentire, ma per l’escursionismo non ci sono limiti d’età. Adesso mi occupo attivamente solo di questo.
Dove avete praticato l’escursionismo finora?
Ho attraversato molte montagne dei paesi vicini, il territorio della Tara e numerose cime in Montenegro, tutta la Slovenia, il Velebit meridionale e settentrionale… A Lussino e Cherso ho attraversato proprio tutto.
Da quando trascorre le sue vacanze a Lussino e perché sceglie proprio l’isola di Lussino e l’Hotel Aurora?
La prima volta sono arrivato sull’isola di Lussino nel 1982 e da quel giorno non ho mai smesso di venire qui. Allora soggiornavo, insieme ai miei calciatori, nell’Hotel Bellevue ma più tardi, da quando ho iniziato ad occuparmi di escursionismo, ho alloggiato in tutte le strutture Lošinj Hotels & Villas – nell’Hotel Aurora, nell’Hotel Bellevue, nell’Hotel Alhambra e in ogni albergo ci siamo trovati bene. Oggi, soggiorno ogni vacanza nell’Hotel Aurora e oramai conosco tutto il personale con il quale collaboro molto bene. Se mi chiedete come mai ritorno sempre qui, vi rispondo perché qui è bello!
Com’è iniziata la Sua avventura escursionistica a Lussino? Ci sono dei percorsi che Le stanno più a cuore di altri?
Il mio inizio è segnato da una semplice idea di fare una passeggiata attorno all’isola. Quando venivo con la mia scuola di calcio, avevo sentito dire che lo sciatore Bojan Križaj si allenava sul Monte Osoršćica anche perché agli sportivi, durante gli allenamenti, questo clima e quest’aria salutare sono particolarmente adatti.
Per questa ragione ho iniziato anch’io a camminare lungo i sentieri e poi ho conosciuto anche il sig. Bolt Gaberšek della Società escursionistica “Osoršćica” e, insieme, abbiamo organizzato e guidato il primo gruppo di persone lungo l’itinerario Hotel Bellevue – Balvanida – S. Giovanni – Lussingrande con ritorno a bordo di un’imbarcazione. Infatti, questo era il primo percorso che ho attraversato con il mio gruppo di escursionisti. Dopo abbiamo percorso tutti gli itinerari esistenti a Lussino e a Cherso.
Tutti i sentieri e i percorsi sono eccellenti, ciascuno di essi ha qualcosa di interessante che attrae e entusiasma le persone. Io tutt’oggi trovo dei percorsi “nuovi”. Infatti, un paio di sere fa abbiamo percorso “la passeggiata della Luna piena”. Alle 21:30 di sera, ho raggruppato 25 persone e siamo andati a passeggiare lungo la Baia del sole mentre guardavamo il riflesso della luna sul mare. Non esiste niente di più bello di questo!
Sul Monte Osoršćica è stato sicuramente diverse volte. Qual è la sensazione quando si raggiunge la cima?
Il Monte Osoršćica ha un fascino speciale e una vista davvero imponente dalla cima. Per ogni alpinista è una grande soddisfazione raggiungere la cima, specialmente quando ad attenderti c’è un panorama del genere che puoi solamente ammirare con gioia.
Sul Monte Osoršćica ci sono alcune grotte e caverne tra le quali la grotta di San Gaudenzio. Ha visitato questa grotta? Conosce la leggenda legata a San Gaudenzio?
Sì, certo. San Gaudenzio era il vescovo di Ossero e arrivava da Tržić, una piccola località non lontano da Ossero, ma fu cacciato fuori città proprio dagli abitanti del luogo a causa di vari conflitti e dissapori. Dopodiché trovò rifugio nella grotta sul Monte Osoršćica e la leggenda narra che egli scagliò una maledizione sui serpenti velenosi facendoli scomparire dall’isola. Infatti, anche oggi, sull’isola di Lussino non ci sono serpenti velenosi e neanche gli scienziati non sanno dare una spiegazione plausibile a questo fenomeno. La grotta di San Gaudenzio si trova nei pressi delle cime di San Nicola (Sveti Mikul), dove si trova pure l’omonima chiesetta e Televrin che è la cima più alta del Monte Osoršćica con 588 m sul livello del mare. Il percorso fino in cima è abbastanza impegnativo, ma non impossibile. Se c’è la voglia, tutto è possibile.
Qual è la reazione delle persone quando raggiungono il Monte Osoršćica? Dimenticano la fatica della salita quando arrivano in cima?
Guardi, ogni alpinista che vuole conquistare la vetta, sa ciò che lo attende. Sa che non è come fare una passeggiata e che ogni salita rappresenta una sfida. Ma di tutte le persone che ho guidato sul monte Osoršćica, nessuno ha rinunciato perché il percorso era troppo difficile o perché non ce la faceva. Una volta raggiunta la cima, si ammira il panorama e si dimentica lo sforzo.
Secondo Lei, qual è il periodo migliore per scoprire i percorsi montani di Lussino?
Sicuramente i mesi migliori per passeggiare e fare delle escursioni sono febbraio, marzo e aprile perché poi fa troppo caldo. Sono perfetti pure i mesi di settembre e ottobre quando la temperatura dell’aria va dai 15 ai 20 °C anche se, quest’anno, le giornate di settembre erano molto calde. Nonostante questo, a Lussino il clima è mite e si possono fare escursioni durante tutto l’anno. Io dico sempre che un escursionista deve fare i conti sia con il caldo che con la pioggia e tutto il resto. Una volta mi è successo che stavamo inaugurando il sentiero fino a Punta Križa e pioveva a dirotto, faceva molto freddo e c’erano delle parti allagate sull’isola ma noi non abbiamo rinunciato. Una volta partiti non si ritorna più indietro. C’è qualcosa dentro che ti spinge ad andare avanti e a terminare il percorso.
Ha qualche consiglio da dare a chi non è mai stato sul Monte Osoršćica ed è in procinto di farlo?
Tutti quelli che vogliono fare dell’escursionismo sanno ciò che li attende. Ci sono casi in cui alcuni individui hanno un abbigliamento e calzature inadeguate ma capiscono subito che così è molto difficile e perciò si preparano meglio per la volta seguente. Bisogna rispettare alcune cose fondamentali, per esempio proteggersi dal sole, avere delle scarpe adatte e i bastoni per camminare nonché bisogna avere con sé abbastanza acqua.
Ha qualche aneddoto da condividere con noi che ricorda piacevolmente?
Succedono sempre cose interessanti! Vengo qui da tanti anni e non c’è niente che non abbia già visto o vissuto. Mi ricordo di una situazione che non è legata all’escursionismo ma proprio al contrario di una signora del mio gruppo che alla fine non era andata neanche un giorno con noi a fare un’escursione. Noi andavamo da una parte, lei se ne andava da un’altra. Le chiesi se c’era qualche problema e lei mi guardò felice e rispose: “Sig. Duh, è così bello qui!” Al ritorno a casa mi disse: “Ho perso un peso di 10 kg ma non fisici bensì psichici!” Questa signora aveva, evidentemente, bisogno di trovare la propria pace interiore. Passeggiava, si metteva seduta e si godeva la giornata. È proprio questa la particolarità di quest’isola. Ognuno si gode Lussino a modo proprio.
Riempite lo zaino, indossate delle scarpe adatte e provate qualcosa di nuovo perché il risultato ne varrà la pena.